La poesia che pubblico oggi è nata da una lezione di Marketing. Il professore ci ha spiegato la teoria delle “Finestre Strategiche” del professor Derek F. Abell.
“Se il marketing è stato capace di costruire il succitato sistema delle relazioni l’azienda disporrà di quella che Derek Abell (Fiocca, 1994) chiama la «finestra strategica» e cioè lo strumento per presidiare i cambiamenti che possono avvenire nell’ambiente circostante. L’uomo di marketing, nell’ambito della sua operatività, dovrà accertarsi di trovarsi sempre davanti ad una finestra aperta sull’ambiente esterno e non ad uno specchio che riflette la realtà della propria azienda.”
Forse posso sembrare cinica ad affermare che il sistema delle relazioni affettive non è così distante da quello di una azienda. Partendo da questi concetti, mi sono lasciata ispirare e ho pensato che le opportunità vanno colte, non solo nel Marketing.
Ne è venuta fori questa poesia:
“Derek F. Abell è un professore di Marketing che parla di “Finestre strategiche”:
un’opportunità è come una finestra
che non rimane aperta tutta la vita
ma si può chiudere rapidamente
quando meno te lo aspetti
se lo scenario in cui operi è dinamico.
Se non la cogli tu, la coglierà un concorrente.
Quello che Abell non dice è che
un’opportunità è una finestra per fuggire da una prigione
di noia
di solitudine
di staticità
di apatia.
Un’opportunità è una finestra che si affaccia su un materasso gonfiabile
morbido
fatto di braccia tese
come quelle dei fan
che sollevano il loro Dio
Ai concerti.
Se non ti butti subito, si butterà qualcun altro
al posto tuo.
Se non ti butti subito, la finestra si chiuderà
e rimarrai dove te ne stai di solito
Nel tuo nascondiglio.”
Vi è mai capitato di rimproverarvi per aver perso un’opportunità? O di ritenere che qualcuno abbia dato poco valore all’opportunità di starvi accanto?
Grazie per aver letto la mia poesia!
#wannabepoeta